Posts Tagged ‘Skins’

La domenica pomeriggio.

14 marzo 2024

La radio che trasmetteva le partite, la noia dell’idea che l’indomani si tornava scuola.

Il villino è la domenica, è la domenica si va in campagna. c’è un’idea, una voglia di tornare indietro, mentre un mondo corre in avanti. È la paura del futuro, mentre si legge un presente meno sicuro, ed un passato che fa di noi la nostalgia d’amore.

Siamo fermi su un film, mentre preferiamo scrivere un MacBook bianco mid 2010, il lettore cd trasmette una sicurezza incredibile. Cosa porti nel tuo zaino da viaggio, per un viaggio in treno? un ipod classic con circa 45000 brani. Non amo la solitudine, ti racconto solo quello sento, e quello che mi trasmettono le “cose”.

Spesso penso di essermi catapultato “oltre” le cose che dovrebbero tenermi con i piedi per terra. “altrove” vorrei essere, un’idea, quella biblioteca bianca, calda, piena di polvere sui libri e silenziosa, dove accedere il mio “MacBook bianco”. in quella biblioteca c’era anche un manuale di lingua russa, che la rivoluzione del mio “ottobre”, portò alla furia del furto.

Direbbero gli Offlaga disco pax, farsi arrestare per un furto, di un manuale di lingua russa.

Vi avevo promesso, e promesso a me stesso di tornare a scrivere, lo sto facendo, nella speranza che, questo “momento” possa darmi “anche” alcune risposto di letteratura.

Infondo, c’è.

Photo by Vlad Bagacian on Pexels.com

Dimmi dove si trovano le bombe atomiche?

23 febbraio 2024
Photo by Sabel Blanco on Pexels.com

Volendo lasciare a casa i nemici dei Radiohead, chiuso in una biblioteca Palermitana, nell’intimità di qualcosa molto proverbiale, alcuni ragazzi scrivevano la loro vita in alcuni macbook bianchi.

Non c’era un obiettivo specifico, nella mente ci si poteva dondolare nell’immensità stravagante di qualche tentativo di Erasmus.

Vi prometto che continuerò a raccontarvi storie.

I barattoli del blackberry passaport

16 novembre 2022

Ti ho giurato per l’ultima volta, vicino una fabbrica abbandonata, tenendo i lacci delle converse, prospettive d’inganno che spesso, non avevo alcuna intenzione di ribadire. La mezz’età sembra spesso un punto di fine di qualcosa, di impegni intrapresi, di fogli di carta che spesso non abbiamo mai il tempo di concludere.

Spesso, si concludeva un testo con qualche antipatico Blackberry Passport, per dirla tutta, per sottolineare qualcosa di così importante. Ma in realtà, nemmeno questo “device” mantiene le promesse politiche, nessuno mantiene le promesse.

Una buona parte della vita trascorsa verso quale obiettivo? come sempre nessuno. C’è un dio che controlla tutti i peccati del cielo e della terra? Un Dio che controlla tutte le nostre perplessità, commoventi emozioni isteriche, i gesti sbagliati, e continuiamo a confessarci verso il nulla.

E continuiamo a confessarci verso il nulla, bianco, pallido, e pieno di dolore. Quali sono i tuoi obiettivi sul bianco, sull’eterno, su questo che si dice del carioca purple.

Siamo dentro un tempo, legato assassino, sottoterra, sottratto, amareggiato, ma siamo dentro, le perpetue viltà atomiche che nessuno può, mai, e poi mai, diluire.

Perdonati, e scrivi.

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Aeroporto di Mosca

4 febbraio 2022
Mosca

Iniziò a scrivere, mentre i suonano i Verdena in questa assurda vita, sconosciuta conseguenza di qualcosa, morale o no, che spesso non parla.

Ti senti bene? Mentre scrivi con fatica nel tuo iPad? Hai qualche conseguenza? Risposta o meno?

Bisogna spesso convincere i ragazzi il venerdì pomeriggio, come quando andavi a scuola tu, come quando andavi a scuola tu! Se dovessi trovare una spiegazione a quello scritto, probabilmente non avrei speranza, vivere o morire.

Un tranquillo pomeriggio della primavera del 2004

Il pomeriggio è sempre nemico di tutto questo tempo, nemico dei nemici, da sempre, in questo noioso mondo.

Un Cd gridava “ di me e te ” era Luna dei Verdena, trascorrevo ascoltando musica e osservando msn e probabili compagni di classe che scrivevano, però possiamo dirlo “ c’era molta comunicazione futuristica” tra telefoni di casa, Nokia 3330, chat di MSN, e noi eravamo partecipi di tutto questo senza lamentarci, senza dire nulla, soldati del 2004 alla ricerca di un diploma da rubare, da copiare, sognando un videofonino, sognando cose di questo genere, magari in silenzio, magari prendendo una chitarra, e strimpellando per passare il tempo, dietro qualche forma di alcool o droga di turno.

Eravamo chiusi nelle nostre stanze con il telefono, con il nostro computer pesante, enorme, con i nostri hardisk interni pieni di musica che masterizzavamo e conservavamo perché non c’erano le pen drive. Non c’erano nulla, non avevamo soldi, ma forse, dietro occhiali da sole e capelli troppo lunghi, c’era una gioia e un dolore, c’era una gioia, di tutto, di quello che non sentirai mai.

L’aria è più nebbia che altro.

In realtà l’aeroporto di Mosca è lontano, perché io e Nicolo к, mio respiro mia vita, mia concentrazione dell’universo, mia realtà presente, dobbiamo sistemare un po’ di cose prima del nostro “ invito al viaggio”.

I Programmi

18 gennaio 2022

Mi sono fatto una moleskine piena di programmi ed alcune gocce di nostalgia.

Franco Battiato che mi manca davvero tanto, mi diceva ” Io chi sono? ” io esattamente con questa fretta, con questi pensieri “Dove voglio con calma politica andare”. Non si trattava di pentirmi, spesso o sempre di quello che combinano, ma almeno dare qualche spiegazione scientifica alle super cazzate del mondo.

C’è un età per tutto, ci sono alternative da finale, ricordando “L’appartamento Spagnolo” c’è una soluzione ad ogni cosa. Io, quindi, che mi programmo cosa da fare nella Moleskine, e faccio cose con quella perplessità che non mi fa vivere, perché vivo? per chi vivo? Si, lo so’.

Vivo per i miei due amori.

Serena e Nicolò к

Per il resto, tutto è programmazione, moleskine e ricordi.

Fatico a farmi grande

20 dicembre 2018

Amici e giornalisti iraniani confusi in viaggi ad Amsterdam. Di ricordo certo, che è un branco. Emozione seria e profumo di libri, libertà e biblioteca e tanto amore. È la gioia, è la gioia della voglia di famiglia. Amici, nel cielo di una stella, una virgola, una buona giornata di freddo, colore grigio, e poi. Sento la gioia, e un liquore nel sangue che mi confonde, mi annulla. E poi c’è la paura del niente. La più meravigliosa paura del niente. Nel passato che spesso leggo, mi nascondo dietro aspettative, fantasie magistrali, cocktail essenziali, ed altro. Lunga è la notte, e la sensazionale voglia di vuoto. Non c’è un esito, un enigma, una conseguenza. Nulla di tutto questo o tutto questo. Nessuno conosce questo esito. Amiche e bambino, vicoli di palermo, corse e rincorse, matrimoni e pluralismo, case. Carezze e dondoli, freddo beduino, soffermarsi a scrivere qualcosa per amici dandy.

Siamo cresciuti bene, nelle passeggiate enigmatiche che servivano a cancellare dolori iniziali da difficoltà linguistiche. Umori e malumori, droghe e amore, dissenso. Ed ancora tanto altro.

Una lente d’ingrandimento che osserva formiche perse tra lo zucchero.

Poi la domanda improvvisa. Che cos’è la vita?

Tu hai una risposta?

Buon natale, che l’Islanda sia con voi.

Dove è seppellita Dolores O’Riordan (Limerick, 6 settembre 1971 – Londra, 15 gennaio 2018)

25 settembre 2018

E’ colpa di tutti, della società , dei diritti, delle cose più interessanti di questo mondo, e poiché siamo rappresentanti di burro questo, dei cd luccicanti, siamo inevitabilmente, seduti accanto a Dolores.

Grigio, come le strade fuori Limerick, e poi fuori,  e forse da finestrino vedi qualcosa.  Le penne i diari, e ripenso un pò a Dolores, quasi, con emozione, qualcosa di particolare che mi preme il cuore.

Strade di campagna desolate, fuori Limerick, freddo, beviamo un tea mentre lasciamo l’ostello, nella tasca della giacca qualcosa da bere.

E mi sento, qualcosa dentro, desolante e desolata, e tutti i pensieri rimangono nella tomba, e tutte quelle volte che per qualche delusione, volevamo morire.

 

Ma infatti, un pò cresciuti, asciutti, e riparati dalle paure, attendevamo che le batterie del nostro lettore cd si scaricassero.

In fondo,  siamo un pò morti anche noi, lì a Limerick.

 

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VIDEO

Dove dorme Dolores

Tu che non volevi morire disperato.

25 Maggio 2013

Nel maggio dei prepotenti, l’unica soluzione è il pensare positivo, per sentire il sangue che scorre ancora nelle vene. Chiudere per un’attimo i miei occhi e ritrovarmi Attilio accanto. Che potenza ha delle volte il mio pensiero. Quanto ho dimenticato la mia forma dandy diaristica, la più assoluta forma dell’espressione, del dibattito, della mia curiosita, della mia incapacità di raccontare con i disegni scene della mia vita. A volte, non possiamo essere sempre ovunque. Siamo il mio Io nella nostra città, e non possiamo trovarci altrove. Dobbiamo dormire sonni tranquilli in qualche destinazione che ci ricordi cosa siamo e da dove veniamo, da dove il suono dei radiohead nasce, cresce e si riproduce. Cosa siamo diventati? Era troppo presto per certe cose, adesso è troppo tardi per altre, di fronte a me l’imbuto, il silenzio, la piazza, la fretta, il fiato sul collo, la lista, e tu, che non volevi morire disperato. Il terzo ordine di loggia, il tappeto rosso e l’ascensore ricamato forse a mano, troppi interrogativi in quel tempo che sentivo il mio corpo leggero. Sincero e leggero.  E le scale, ed il mio ritorno Immaginea casa. 

La quarta stagione

30 novembre 2012

Le stagioni sono meravigliose, come skins delle volte mi diceva. Quante meravigliose avventure in questi 2 anni, e quale meraviglioso momento per abbracciare Charlotte e Sam, esemplari di una bella storia che continua, amicizie fraterne, candidi piaceri, emozioni…
Abbiamo fatto il possibile per non dimenticarci mai, siamo rimasti increduli quando Sam è andato via, quando ero consapevole che quella meraviglia di rapporti umani, di crescita interiore, era conclusa. Un’esperienza che in tutto e per tutto ha segnato un bel pezzo dandy della mia vita. È vero, non ho studiato per nulla, è vero, molte cose sono cambiate. Sono felice, perché due cose importanti come quel pezzo di passato e questo presente si uniscono come due magnifici colori, formando un bel quadro. Sono a 9600 metri e viaggio a circa 900km/h. Tra un poco arriverò a Roma, e poi prenderò un aereo per Bristol. Ci sono davvero delle belle storie, l’amore, l’amicizia, e tanto altro.. soprattutto quando queste..come in questo viaggio.. Continuano.. ✈ To be continue…

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